domenica 9 febbraio 2014

ANCHE A BACOLI LA CAMORRA E' UNA MONTAGNA DI MERDA

L'atto intimidatorio che il 01/02/2014 ha colpito la famiglia del consigliere J. Della Ragione è solo l'ultimo di una lunga seria di spregi, minacce, violenze che hanno riguardato attivisti locali e militanti del Centro-Sinistra.

Lettera deputata Luisa Bossa, 03/02/2014
Nel 1998 al consigliere C. Giampaolo furono squarciate le ruote dell'auto ed il fratello E. fu schiaffeggiato in una manifestazione sulle concessioni del porto di Baia. A fine febbraio 2002, fu svaliggiata l'abitazione del sindaco A. Illiano, nella quale furono lasciati diversi avvertimenti di stampo camorristico, proprio mentre questi denunciava nell'allora sala consiliare la criminalità organizzata a Bacoli. Nel 2003 nuovamente il consigliere C. Giampaolo e l'allora militante DS A. Illiano furono minacciati sempre per le concessioni a Baia, in un consiglio comunale durante il quale per poco non si arrivò alla violenza fisica. E non meno tre mesi fa, la stessa A. Illiano, ora segretaria di SEL, è stata oggetto di atti vandalici al proprio esercizio commerciale e di un'aggressione verbale per aver osservato una rissa tra pregiudicati in piena villa comunale.

Lettera deputata Luisa Bossa al Prefetto
E' importante ricordare questi eventi perché oggi come allora c'è chi tende a minimizzare o a dimenticare. Ma la camorra è presente a Bacoli ove nel settembre 2002 furono condotti undici arresti di affiliati al clan Pariante, ove nel dicembre 2004 fu ammazzato Enrico Mazzarella nella “guerra dei sciossionisti”, ove secondo la requisitoria del febbraio 2006 del procuratore Raffaele Marino, ci furono episodi d'inquinamento della vita politica locale. Una presenza occulta che il Centro-Sinistra ha sempre combattuto con una politica decisa che oggi con le Amministrazioni di Centro-Destra è venuta meno: l'inchiesta Marino è rimasta incompleta; i beni confiscati di Villa Ferretti e di Bellavista sono abbandonati al degrado; l'annunciato sportello anti-racket non è mai stato aperto; sul “Centro ittico campano” calano le ombre delle parole del dimissionario presidente Oriani che scrive di “sollecitazioni e pressioni delle realtà locali nelle scelte di utilizzo dei beni, che trasmoda nella pretesa di utilizzare a proprio comodo ed arbitrio i beni stessi in forza di una impunità derivante proprio dai vincoli di appartenenza” (Nota Oriani a Schiano, prot. CIC 510 del 29/10/2013).

Nota, prot. CIC 510 del 29/10/2013
Eredi di chi negli anni addietro ha affrontato a testa alta la camorra, ribadita la loro solidarietà a quanti sono stati oggetto di intimidazioni, i Circoli PD e SEL di Bacoli hanno investito i propri parlamentari e referenti nazionali e chiedono:
  • un'indagine sul posto del Comitato Provinciale dell'Ordine e Sicurezza Pubblica, della Prefettura di Napoli, della Commissione Nazionale Antimafia, come già richiesto dai deputati PD Luisa Bossa e Massimiliano Manfredi ;
  • la riapertura da parte della Procura del filone di indagini sul “voto di scambio” già seguito dal procuratore Raffaele Marino ;
  • l'apertura ai cittadini di Villa Ferretti e del bene di Bellavista, invitando la Commissione regionale per i beni confiscati a sollecitare l'Amministrazione perché provveda ai necessari interventi ;
  • l'attuazione del regolamento sulla gestione dei beni confiscati, proposto dal PD ed approvato all'unanimità dal consiglio comunale del 29/04/2013 ;
  • l'invio alla Procura di Napoli, alla Direzione Investigativa Antimafia, alla Commissione Nazionale Antimafia, del dossier "Centro ittico: una guerra tra bande" (http://bacoli2punto0.blogspot.it/2014/02/pd-denuncia-il-centro-ittico-una-guerra.html) .

Siamo convinti che solo la buona politica, quella che sviluppa il territorio e crea posti legali di lavoro per i giovani, può vincere la mafia che come ci ricorderà sempre Peppino Impastato, “è una montagna di merda” !

Circoli PD e SEL di Bacoli

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