Su
richiesta del PD di Bacoli, il g. 14/01/2013 la Commissione dei beni
confiscati della regione Campania, nella persona del presidente
Antonio Amato, ha ispezionato villa Ferretti, complesso di circa 17
mila mq alle pendici del Castello di Baia, sequestrata nel 1995 a
Giuseppe Costagliola (legato al clan Pariante) e passata nel 2003 al
comune di Bacoli.
Alle
ore 9.45 erano presenti insieme al presidente Amato, i consiglieri
comunali PD ed i segretari locali PD e SEL, cui si sono uniti il
dott. Ermanno Schiano (sindaco di Bacoli), il dott. Giovanni Schiano
di Colella Lavina (segretario comunale), l'arch. Gennaro Ciunfrini
(capo-settore Urbanistica), il geom. Luigi Della Ragione (nuovo RUP
dei lavori, succeduto all'ing. Michele Balsamo).
Dal
sopralluogo è emersa in maniera palese l'abbandono del complesso ( foto del sopralluogo: https://www.facebook.com/partitodemocratico.bacoli/media_set?set=a.462393130538915&type=1) divenuto da simbolo della lotta alla
camorra, ricettacolo di degrado, nonostante ingenti finanziamenti
pubblici (oltre 4 milioni di euro tra POR Campania 2000-6, PIRAP
2000-6, finanziamenti regionali) e diversi progetti (ultimi “Villa
Ferretti: villa del mare, un cammino verso l'integrazione” del
2011 e lo “sportello anti-racket ed anti-usura” del 2013)
rimasti solo su carta.
Raggiunto
poi il municipio, all'incontro partecipava l'ing. Umberto Pisapia
nominato “collaudatore in corso d'opera” con determina n. 504 del
21/06/2013, che ha riferito incontrerà in settimana i responsabili
della ditta e verificato il rispetto del progetto originario,
chiederà di procedere ai lavori di ripristino delle strutture. Nel
caso di un probabile contenzioso, il completamento delle opere sarà
affidato ad altra ditta, utilizzando al momento (asseriscono i
tecnici comunali) quando resta dei POR Campania 2000-6.
Profondamente
amareggiato da quanto visto e sentito, il presidente Amato ha
acquisito la documentazione, chiesto una relazione urgente ed una
cronistoria dei lavori, annunciando un nuovo sopralluogo entro 15 gg
per constatare lo stato delle cose.
Da
parte sua, il PD di Bacoli denuncia le responsabili non solo tecniche
ma anche (e sopratutto) politiche di tale scempio, imputabili alle
Amministrazioni di Centro-destra (prima Coppola ed ora Schiano) che
non si sono attivamente impegnate per la cura di tale bene: adesso è
facile “scaricare” ogni responsabilità sui precedenti tecnici
peraltro da loro stesso nominati … Negli ultimi tre anni, e nei
precedenti otto, cosa hanno fatto sindaci ed amministratori ? Non ne
sapevano niente ? Non vedevano niente ?
Resa
nuovamente fruibile, Villa Ferretti dovrà subito essere aperta ai
cittadini per impedire che torni nel misero stato attuale e perché
la camorra non vinca la sua guerra contro la democrazia, confermando
di saper gestire tali beni meglio dello Stato.
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