venerdì 31 gennaio 2014

APPLICARE LA DELIBERA SULLE BONIFICHE: INTERROGAZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE

Interrogazione, pag. 1
Dai tempi di Coppola, perdura il deplorevole andazzo delle Amministrazioni di Centro-destra di lasciare inapplicate decine di delibere del Consiglio comunale, spogliato delle sue principali funzioni e ridotto a teatrino della demagogia. A questo modo di fare che svilisce la democrazia ed offende i cittadini, non sfuggono neanche atti ritenuti da tutti urgenti come quelli sulle problematiche ambientali.



Ci riferiamo all'ultima delibera consiliare n. 63 del 29/11/2013, dalla storia travagliata ( http://bacoli2punto0.blogspot.it/2014/01/un-ambiente-sano-subito-bonifiche-e.html ) a sua volta erede delle inapplicate delibere n. 18 del 18/04/2008 e n. 65 del 17/09/2012 (sull'elettromagnetismo), delibera che disciplina tempi e modalità per avviare carotaggi e monitoraggi dei siti inquinati o potenzialmente tali, ma che ad oggi resta lettera morta. Nonostante il testo del deliberato prevedesse dei primi interventi entro 30 o 60 giorni, questi “sono passati senza che si sappia se l’Amministrazione abbia o meno operato in tal senso”.


Interrogazione, pag. 2
Benché sia già inaccettabile non applicare quando deciso dai rappresentanti del popolo, il “menefreghismo” di questa Amministrazione poi non ha giustificazione se riferito all'argomento della delibera in questione, il rapporto tra ambiente e salute dei cittadini, argomento che “l'Amministrazione e tutte le forze consiliari e politiche hanno concordato sulla necessità e sull'urgenza che il nostro Comune affronti attivamente”. Per questo il gruppo consiliare democratico ha presentato un'interrogazione urgente (prot. 2795 del 30/01/2014) che in 13 punti e partendo dalla puntuale analisi della delibera n. 63, chiederà che il sindaco risponda pubblicamente:

  • se siano state avviate le procedure per i carotaggi e le analisi dei siti già individuati come interessati da fenomeni d’inquinamento, ovvero la cava Lubrano, i campi di tennis a Cuma, i fondali del lago Fusaro, i laghetti di Cuma” ;
  • se siano state avviate le procedure per una mappatura (censimento) del territorio ed un’analisi dei siti potenzialmente interessati da fenomeni d’inquinamento” ;
  • se sia stato sollecitato il Ministero della Salute, la Regione Campania, l’ASL NA2 perché predispongano e finanzino l’avvio del Registro Tumori” ;
  • se sia stato avviato il programma SITA” cioè il “sistema informativo tutela ambientale” che permette il rilevamento di rifiuti tossici interrati grazie all'insolita colorazione geotermica ;
  • se siano state avviato il monitoraggio h 24 delle emissioni elettromagnetiche” ;
  • perché non sia stato ancora portato all’attenzione della Commissione consiliare Ambiente” che non viene riunita da mesi “ed al Consiglio Comunale, il regolamento dell’Osservatorio Comunale sull’Ambiente, nonostante il PD abbia già presentato una propria bozza in merito ” ( http://bacoli2punto0.blogspot.it/2014/01/cittadini-informati-e-partecipi.html ) .


Interrogazione pag. 3
Adesso il sindaco non potrà scappare dalle proprie responsabilità e dovrà riferire alle istituzioni ed alla cittadinanza.

mercoledì 29 gennaio 2014

UN NUOVO PUT : MAI PIU' TICKET SULLA POVERA GENTE

Gruppo "Muoversi a Bacoli", 24/01/2014
Il 24/01/2014 democratici e cittadini si sono riuniti nel gruppo “Muoversi a Bacoli” per cominciare ad analizzare le molte problematiche legate alla mobilità e viabilità locale. Non potevano non iniziare dal “Piano Urbano del Traffico” (PUT) e più precisamente da quel “capolavoro” che è la proposta realizzata, su imput politico dell'Amministrazione, dall'ing. Guido Francesco Marino della società “TPS Transport Planning Service” di Perugia e presentata il 21/01/2013 in pompa magna dal sindaco Schiano.

Gruppo "Muoversi a Bacoli", 24/01/2014
Emulo del suo predecessore di Centro-destra, il novello Ermanno Coppola ha mirato con l' “intervento V1” del nuovo PUT alla re-introduzione del celeberrimo ticket a Miseno-Miliscola, che è considerato prioritario in quanto gli introiti così raccolti serviranno a realizzare gli altri interventi previsti nel piano. Insomma “o ti mangi questa minestra, o ti butti dalla finestra”. In realtà quali benefici abbia comportato l'adozione del ticket, ancora nessuno lo sa, anzi durante gli anni dell'imperator Baiae è stato causa di ulteriori disagi per i cittadini! E come se questa già grave limitazione della libertà di circolazione e del diritto al mare non bastasse, si prevede che anche i cittadini bacolesi siano costretti a pagare la nuova gabella estiva.

Come puntualizzato dal PD di Bacoli “si tratta di una vera e propria “tassa sulla povera gente” pensata unicamente per rimpinguare le casse comunali” in quanto “la ZTL non limita l'accesso nel comune né regolamenta il traffico balneare” . Inoltre si fa notare nella nota “questo PUT manca di un rapporto strutturale con gli altri mezzi di pianificazione del territorio (a partire dal PUC) e di una visione strategica, che integri la viabilità alla vivibilità ed all'economia del nostro territorio”.

La proposta del Centro-destra continua poi con altri interventi, tutti pensati in prospettiva del ticket. In particolare:
  • con l' “intervento V1” si prevede la creazione due rotatorie (una a Miliscola, ed una a “Casevecchie”) per permettere l'inversione di marcia in prossimità dei punti di pagamento del ticket per un costo complessivo di 368 mila euro: una proposta dissennata !
  • con l' “intervento V8 – istituzione di sensi unici di circolazione” viene di fatto regolarizzata la circolazione sulla “Scavezzacollo”, proposta inammissibile in quanto la strada ha una pendenza superiore ai massimi stabiliti per legge !
  • con l' “intervento S3 – espansione dell'area parcheggio mercato” si propone l'allargamento di quest'area che però non è un nodo d'interscambio, ad un prezzo esorbitante: 1.053.000 euro, circa la metà dei costi dell'intero PUT !
  • con l' “intervento S1 – riorganizzazione dell'area parcheggio di Baia porto” si prevede unicamente una rimodulazione dei varchi (che salirebbero a 137 posti auto e 117 per i motocicli) quando invece bisognerebbe creare parcheggi al di fuori dell’area portuale e rendere quest’ultima pedonale considerato il suo interesse paesaggistico-culturale.

Già a marzo 2013 il PD di Bacoli ha denunciato “l’incapacità dell’attuale amministrazione di rispondere alle attese dei cittadini e l’urgenza quindi di un radicale e definitivo cambiamento di queste scellerate politiche che stanno affondando Bacoli”. 

E benché al momento questa proposta sia nascosta in chi sa quale cassetto, tanto è impopolare ed imbarazzante da proporsi (sopratutto in campagna elettorale) con l'avvicinarsi dell'estate, uscirà di nuovo allo scoperto. Perché questa Amministrazione ha bisogno di soldi e non c'è modo più facile, più sbrigativo, più soddisfacente ché farli pagare ai propri cittadini, alla “povera gente” (i “ricchi” possono permettersi altre mete di villeggiatura), a chi vuole godersi un bene comune: il mare.

GUARDARE AL FUTURO, SENZA DIMENTICARE IL PASSATO: AL VIA IL RESTAURO DEL QUADRO DI BONE'

Quadro di E. Boné donato al PCI di Bacoli
Nato sei anni fa dall'incontro delle culture progressiste, riformiste e popolari, il PD è un “partito moderno” in quanto appartiene alle nuove generazioni che vogliono rappresentare i valori della democrazia, della solidarietà, della giustizia sociale dinanzi le contraddizioni e le sfide della società contemporanea.

Un partito quindi tutto proiettato in avanti, all'avvenire. Guardare al futuro però non significa dimenticare l'impegno di chi nel passato ha posto le basi perché potesse svilupparsi una nuova esperienza politica ancora capace di attirare, nonostante la fine dei partiti di massa, le derive populistiche, e le proprie criticità, quasi tre milioni di cittadini in fila alle primarie.

E. Boné
In questa ottica, i democratici bacolesi hanno ritenuto che la tela del compianto Enrico Boné (25/12/1928 – 15/02/2006), rinomato pittore e militante socialista di Bacoli, donata nel 1971 “con simpatia al partito comunista di Bacoli” come si legge nella dedica sul retro, possa rappresentare simbolicamente la storia non solo del centro-sinistra ma di tutti quei cittadini bacolesi che si riconoscono nella centralità del lavoro, sancita dalla Costituzione repubblicana e tema dello stesso quadro di Boné che astenendosi dal suo tradizionale repertorio di paesaggi, si ispirò alle lotte operaie degli anni '60 e '70 all' “Italsider” di Bagnoli e nella stessa Bacoli.

Erede di queste tradizioni e della stessa opera d'arte, il PD di Bacoli ne ha commissionato il restauro al dott. Gaetano Carannante, concittadino laureato in “conservazione e restauro di opere d'arte moderne e contemporanee” all'Accademia di Belle Arti di Napoli, che nel 2010 ha già curato il restyling del vecchio stemma comunale.

L'avvenuto restauro, previsto per fine marzo, sarà occasione per i giovani democratici impegnati attraverso un “nuovo modo di fare politica” nel rinnovamento del loro paese, per incontrarsi e confrontarsi con quanti prima di loro hanno vissuto e hanno lottato per questo stesso paese, con passione, con consapevolezza, in prima persona.

sabato 25 gennaio 2014

RIDURRE I COSTI DELLA POLITICA : RIFORMARE LE COMMISSIONI CONSILIARI

Oramai da alcuni mesi è in discussione presso la I Commissione, la modifica del Regolamento che disciplina il funzionamento delle Commissioni consiliari, organi ristretti eletti dal Consiglio comunale nel suo seno per esaminare in maniera preliminare ed approfondita i provvedimenti da sottoporre all'intero consesso civico. O almeno così dovrebbe essere in quanto l'andazzo dell'attuale Amministrazione è riunire le Commissioni per pura forma ovvero non convocarle affatto come accade con la Commissione “Ambiente” che non si riunisce da mesi.

Nell'esame della proposta presentata dagli uffici, il PD ha puntato a garantire la rappresentanza proporzionale di tutti i gruppi consiliari nelle Commissioni riformate ma senza ulteriori spese, bensì riducendo e razionalizzando gli oneri dell'ente.

Sulla riduzione di tali “costi della politica”, i consiglieri democratici hanno condiviso l'idea di dimezzare le attuali Commissioni consiliari (stabilite dalla delibera consiliare n. 16 del 28/03/2011) riducendole a 3 ed accorpandone le competenze in alcune macro-aree tematiche (affari generali, servizi sociali, sport; bilancio e tributi; assetto del territorio, demanio, ambiente) ed hanno proposto :
  • di abolire i “gettoni di presenza” riservati ai commissari, sui quali si è creato un vero e proprio business con consiglieri che s'affaticano a partecipare a quante più riunioni per racimolare un pò di spicci ;
  • di destinare i “gettoni di presenza” così aboliti, ai servizi sociali quindi ai cittadini più disagiati e deboli ;
  • di riunire le Commissioni in orario extra-lavorativo per azzerare il rimborso che il comune deve alle società esterne i cui dipendenti devono astenersi dal lavoro perché consiglieri comunali.

In merito poi la necessità di garantire al contempo la presenza di tutti i gruppi consiliari nelle Commissioni nonché l'agibilità delle stesse e la proporzionalità tra le forze politiche, il PD ha preferito al macchino e cervellotico sistema proposto, un modello più snello e semplice per cui ogni gruppo presente in Consiglio comunale designi un commissario effettivo (con un supplente in caso d'impedimento) con un voto ponderato a secondo della propria consistenza numerica determinata dalle elezioni.

Di queste modifiche si sarebbe dovuto discutere il 23/01/2014 nell'attuale Commissione "Affari amministrativi e del personale, Polizia Municipale, Polizia Amministrativa" che però non si è potuta insediare mancando la maggioranza ed è stata rinviata ...

Tanto per cambiare !

giovedì 23 gennaio 2014

UNA MACCHINA COMUNALE SNELLA ED EFFICIENTE : IL CONTRARIO DEL NUOVO ORGANIGRAMMA

Mastodontica, costosa, incapace. Nei bar è così che la gente vive la “macchina comunale” ed in effetti la maniera con la quale vengono gestite le risorse umane è il principale banco di prova di un' Amministrazione e quella attuale di certo non sta facendo una bella figura.

Proprio sulla “gestione del personale” la locale CGIL Funzione Pubblica “esprime parere sfavorevole nei confronti dell'ipotesi di nuovo organigramma” sia nel metodo, poiché come si legge nel comunicato sindacale “si apre un tavolo in maniera irrituale, su una materia già approvata dalla Giunta che per contratto (art. 7 CCNL 01/04/1999) invece dovrebbe prima assumere un carattere informativo e poi concertativo” sia nel merito perché il nuovo organigramma prevederebbe “un numero complessivo di 17 apicali (cioè dirigenti) e relative indennità di posizione con un probabile incremento di spesa del personale” che la CGIL stima a 20.000 euro in più che date le già vessate finanze dell'ente, ricaderanno “in maniera negativa su tutti gli altri lavoratori, con probabili ulteriori, odiosi ed ingiusti tagli” da aggiungersi alla “perdita di circa 5.000 euro pro capite sullo stipendio base negli ultimi 5 anni per il blocco contrattuale nazionale e delle progressioni economiche e professionali” ed alla “decurtazione annua sul fondo accessorio di circa 1600 euro pro capite già disposta nel biennio 2012-3 dalla Giunta” che motivò tale misura con la necessità di non sforare il patto di stabilità e stabilizzare 12 LSU.

comunicato CGIL Funzione Pubblica, comune
Sotto i riflettori la delibera di Giunta comunale n. 360 del 11/12/2013 che affida le “autorizzazioni paesaggistiche” e la “funzione di datore di lavoro per la sicurezza” all'attuale Ufficio Staff Catasto Fiscale ed Ambientale, e sopratutto crea 3 nuovi Settori:
  • settore X: Commercio ed informatizzazione” affidato a Pasqualino Scamardella ;
  • settore XI: Demanio, Patrimonio, Impianti sportivi, Condono edilizio e supporto tecnico Resa Procura Generale” affidato al geom. Ernesto Fagioli ;
  • settore XII: Edilizia Privata, Abusivismo, Resa Procura della Repubblica” affidato al geom. Lucio Prete .

nuovo organigramma comunale
Delibera con la quale secondo l'organizzazione dei lavoratori “si disegna un' organizzazione apicale mastodontica e sproporzionata, con una sovrapposizione di incarichi, con un numero eccessivo di posizioni ed una spesa non consona”. Da una breve cronistoria della “macchina comunale” traspare infatti come alla diminuzione dei semplici dipendenti corrisponda paradossalmente l'aumento delle figure dirigenziali:
  • nel 2001, si prevedevano 12 Settori (uffici a loro volta organizzati in diverse branche) con un Capo-settore come dirigente, e 350 dipendenti, scesi a 323 con il trasferimento dei comunali alla “Flegrea Lavoro” ;
  • dal 2001 al 2013, ai 12 Settori si sono aggiunti 5 Uffici Staff (uffici a tutti gli effetti con un proprio dirigente) ;
  • con delibera di Giunta n. 117 del 26/04/2013, i Settori scendevano a 9 ;
  • infine con la delibera in questione, i Settori tornano 12 mentre il personale è sceso a 265 dipendenti.

delibera di giunta n. 360 dell' 11/12/2013, pag. 1
Quindi dal 2001 ad oggi, mentre i semplici impiegati e lavoratori del comune diminuiscono di 85 unità, i dirigenti a capo di Settori o Staff salgono di 5 unità, con relativo stipendio ed indennità di posizione che seppur minima, dovrà essere pagata dagli stessi dipendenti con tagli salariali, e dai cittadini tramite le loro tasse. Questa evidente disparità ha portato la CGIL a chiedere “la sospensione della delibera e aprire un vero tavolo di concertazione, mirando alla razionalizzazione delle risorse, riduzione della spesa del personale, e nuove assunzioni nei Settori con forte carenza di personale” e proporre l'accorpamento degli attuali settori in “5 maxi-aree altamente apicali (Amministrativa, Polizia Urbana, Assetto del Territorio, Economico-Finanziaria, Socio-Culturale)”.

delibera di giunta n. 360 dell' 11/12/2013, pag. 2
Indubbiamente tutti coloro che si sono imbattuti nella “burocrazia” comunale ne conoscono fin troppo bene le inefficienze ed i ritardi. Ciò non è sempre dovuto all'età (che tende oramai ai 60 anni) né alla mancanza delle risorse: in quest'ultimo anno, per esempio, all'ex X settore (che abbraccia dalle fogne agli acquedotti, dall'illuminazione alla potatura, ecc) sono stati assegnati circa 300.000 euro di salario accessorio per turnazioni, reperibilità, progetti speciali, ecc che evidentemente sono stati utilizzati malissimo se anche i più elementari servizi non vengono garantiti ai cittadini e si è dovuto ricorrere ad esterni per sbrigarli. Si tratta anzitutto di un problema di gestione, sia da parte dei dirigenti preposti, sia da parte dell'Amministrazione che ha la direzione politica della “macchina comunale”.

delibera di giunta n. 360 dell' 11/12/2013, pag. 3
Ma per il PD è evidente che manca a questa Amministrazione proprio la volontà politica di gestire il personale in maniera coerente e razionale, preferendo ad uno schema funzionale e snello, una vera e propria parcellizzazione degli uffici, utile a perpetuare posizioni consolidate d'egemonia e di clientela sulle quali si vincono le elezioni paesane. Senza alimentare “guerre dei poveri” tra cittadini e dipendenti come spesso si cerca di fare per sviare l'attenzione dal cuore del problema, il PD ritiene necessario fare chiarezza anche in questa vicenda e non mancherà nei prossimi giorni di chiedere spiegazioni all'Amministrazione ed organizzare un momento partecipato con la cittadinanza per fare il punto sulla “macchina comunale” e gli altri “carrozzoni” locali, il CIC e la “Flegrea Lavoro”, opponendosi all'idea che la saggezza popolare ha sintetizzato nell'adagio “più pecurari cà pecure” !

martedì 21 gennaio 2014

CITTADINI INFORMATI E PARTECIPI DELL'AMBIENTE : IL PD PROPONE UN OSSERVATORIO COMUNALE

Gruppo " Verde Bacoli ", riunione 20/01/2014
Tra le sue proposte sulle problematiche ambientali ( http://bacoli2punto0.blogspot.it/2014/01/un-ambiente-sano-subito-bonifiche-e.html ) il PD di Bacoli ha chiesto l'istituzione di un “Osservatorio comunale sull'ambiente e la salute” che non fosse la solita e scopiazzata consulta (e sinonimi) di cui si abusa negli statuti comunali, ma un organo attivo e plurale, tramite il quale i cittadini potessero monitorare il proprio territorio e partecipare direttamente allo studio dei dati scientifici e tecnici facendo informazione e chiarezza sul rapporto tra salute ed inquinamento.

Proposta Regolamento, pag. 1 di 5
Approvato al punto 7) della delibera consiliare n. 63 del 29/11/2013, consapevole sia delle lungaggini nel redigere i più banali documenti sia della necessità di dare risposte veloci ma complete ai cittadini su tale gravissima tematica, è stato lo stesso PD di Bacoli a presentare il 31/10/2013 una propria “bozza di regolamento per l'osservatorio sull'ambiente e la salute” basata su un analogo organo previsto dal comune d'Aversa (l' “Osservatorio Ambientale Indipendente” istituito dalla delibera consiliare aversano n. 16 del 26/03/2013) ma decisamente ampliato nelle sue competenze e coordinato con istituti simili che stanno nascendo anche nei Campi flegrei a cominciare dalla proposta di Svolta Popolare a Monte di Procida.

Proposta Regolamento, pag. 2 di 5
Secondo l'articolo 1 della bozza democratica ora all'esame degli uffici, le funzioni che l'Osservatorio dovrebbe avere, sono:
  • la raccolta, l'analisi, la condivisione dei dati sull'ambiente, confrontandoli con quelli degli altri comuni del Comprensorio flegreo-giuglianese-casertano, verificandone l'impatto sulla salute dei cittadini” ;
  • l'individuazione, lo studio, il controllo delle varie forme d'inquinamento sul territorio, verificandone l'incidenza sulla salute dei cittadini” ;
  • il controllo sulle procedure di bonifica dei siti inquinati, di mappatura degli altri siti e fonti d’inquinamento, d’attuazione delle delibere” a cominciare dalla n. 18/2008 e dalla n. 65/2012 sull'elettromagnetismo .

Proposta Regolamento, pag. 3 di 5
Questo ruolo così significativo va supportato da poteri tali da permettere all'Osservatorio di esercitare realmente le sue funzioni, che nella bozza sono minuziosamente definiti all'articolo 2:
  • richiedere ed analizzare i dati tecnico-scientifici “chiedendo se necessario l'intervento degli enti competenti” ;
  • svolgere ispezioni ed indagini suppletive sul territorio e sui cantieri” ;
  • richiedere notizie, informazioni, atti” da rilasciare “gratuitamente entro 10 giorni” ;
  • formulare proposte, interrogazioni e raccomandazioni all'Amministrazione, tenuta ad acquisire il parere preventivo dell'Osservatorio in materia ambientale ;
  • organizzare nelle scuole e nei luoghi d'aggregazione, iniziative pubbliche” tra cui un incontro mensile con la cittadinanza (art. 6) con la quale sarà aperto uno “sportello d'ascolto” .

Proposta Regolamento, pag. 4 di 5
Al tempo stesso l'Osservatorio resterebbe un istituzione autoreferenziale e vuota se non vi facessero parte da una parte le competenze tecnico-scientifiche e dall'altra la società civile, e quindi i cittadini. A tal fine, facendo un'accurata selezione tra categorie ed enti, l'articolo 3 della proposta prevede che siano membri dell'Osservatorio:
  • per le istituzioni locali: un rappresentante dell'Amministrazione e tre della Commissione “Ambiente” del Consiglio comunale ;
  • per la società civile: tre rappresentanti delle Associazioni del territorio, tra i quali sarà scelto il Presidente dell'Osservatorio (art. 4) a garanzia dell'autonomia dello stesso ;
  • per gli istituti di sanità: tre medici cioè uno dell'ASL NA2, uno dell'Istituto Nazionale Tumori “Pascale”, uno di Medicina Generale ;
  • per gli istituti di protezione ambientale: tre esperti cioè uno dell'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, uno dell'Istituto Superiore di Sanità o di quello di Prevenzione e Ricerca Ambientale, uno dell'Università “Federico II” ;
  • per la polizia ambientale: un rappresentante del NOE di Napoli.

Proposta Regolamento, pag. 5 di 5
Una bozza quindi molto articolata che se approvata, rappresenterebbe una svolta anche di metodo nell'approccio delle problematiche ambientali, superando al tempo stesso l'allarmismo ed il minimalismo su tale tematica, e rendendo realmente informati e partecipi i cittadini.

Ricapitolando, benché all'opposizione il PD ha proposto l'Osservatorio poi approvato. E sempre benché all'opposizione, il PD ha presentato una bozza per renderlo operativo da subito. Ora tocca all'Amministrazione. Essa sarà altrettanto sensibile e veloce ?

Al momento tutto tace nel solito immobilismo municipale …

lunedì 20 gennaio 2014

CHIAREZZA SULLE DIMISSIONI AL CIC : CHIESTO CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO

richiesta consiglio comunale straordinario

I consiglieri comunali PD chiedono la convocazione straordinaria di un Consiglio comunale sul Centro Ittico Campano” questa la richiesta perentoria protocollata stamattina (prot. 1550 del 20/01/2014), a strettissimo giro dalle dimissioni dell'Amministratore del CIC ( http://bacoli2punto0.blogspot.it/2014/01/si-dimette-il-presidente-del-cic.html ) , che ai sensi del comma 3) art. 17 dello Statuto comunale, obbliga il presidente Aniello Savoia a convocare il consesso civico non oltre 20 gg.

Adesso l' Amministrazione non può scappare e dovrà dare spiegazioni alle istituzioni ed alla cittadinanza “ in merito le dimissioni del dott. Domenico Oriani Amministratore del CIC e le annesse vicende ” sulle quali già indagano la Procura di Napoli e la Direzione Investigativa Antimafia e sono state oggetto di diverse interrogazioni parlamentari presentate nel luglio 2013 dai deputati PD, SEL e M5S.
 
Spiegazioni che però i Circoli PD e SEL di Bacoli chiedano “da subito vengano divulgate” poiché “precedute da quelle di Raffaele Aragona (destituito “senza giusta causa” come sentenziato dal Tribunale di Napoli) e di Daniele Perna (dimessosi ben due volte), le dimissioni dell'attuale amministratore aprono interrogativi inquietanti sulla direzione della società” che continua il comunicato “il malgoverno del Centro-Destra (dal sindaco Coppola all'attuale Schiano) ha ridotto a vera e propria “agenzia immobiliare”, un “bottino” da spartire per incrementare le clientele e le connivenze che governano Bacoli” .

Nella nota si ribadisce che il Centro-Sinistra si è sempre opposto ad ogni tentativo di speculazione, di svendita, di occulta privatizzazione” e continuerà a farlo perché considerano il CIC una fonte di ricchezza e di lavoro per tutta la cittadinanza.

E proprio la manifestazione del 22/12/2013 sui progetti “EUROMOTEL” e “Cinque Lenze” ( http://bacoli2punto0.blogspot.it/2014/01/pd-e-sel-no-speculazioni-e-svendite-di.html ) e l'inequivocabile richiesta di quest'oggi, sono la prova lampante di quanto mistificatorie ed infondate siano le illazioni di chi millanta pretesi ed oscuri “magna-magna” del PD : contro costoro vi è la storia di chi ha lottato perché il CIC tornasse ai cittadini bacolesi, contro costoro vi è l'onestà e la coerenza di chi ha difeso (talvolta a rischio della propria incolumità) il nostro territorio, contro costoro stanno i fatti che contano più delle parole sopratutto di quelle dette al vento.

Ma questo è solo l'inizio !

domenica 19 gennaio 2014

" MUOVERSI A BACOLI " , " VERDE BACOLI " , " VIVERE BACOLI " : COSTITUITI I GRUPPI PER UNA NUOVA POLITICA

assemblea del 17/01/2014
<< C'è bisogno di un nuovo modo di fare politica che parta dal “basso” e dal territorio, invertendo il rapporto autoreferenziale tra eletti/elettori ed integrando la mera rappresentanza con la partecipazione dei cittadini che come dimostrano le primarie, vogliono dire la loro >> questa la caratura degli interventi all'Assemblea “ Anno Nuovo, Bacoli Nuova ” che si è tenuta il 17/01/2014 nella sede del PD di Bacoli.

Assemblea del 17/01/2014
Che lo stesso giorno in cui le dimissioni dell' amministratore del CIC aprono di fatto scenari cupi sulla gestione di un bene comune divenuto “bottino” da spartirsi ( http://bacoli2punto0.blogspot.it/2014/01/si-dimette-il-presidente-del-cic.html ), diversi cittadini, democratici e non, si siano incontrati ed abbiano ragionato di come << uscire dall'immobilismo in cui versa il paese, vincendo la “cattiva politica” , quella basata sulle clientele e sulle connivenze, con la “buona politica” >> è un segnale incoraggiate che deve spronare il PD a costruire “ dalle istanze del territorio, delle classi più deboli, dei giovani senza lavoro ” una propria “idea di città” diversa da quella che da un decennio siamo stati costretti a vedere.

Discusse con attenzioni le proposte elaborate a novembre-dicembre 2013 ( http://bacoli2punto0.blogspot.it/2014/01/un-nuovo-modo-di-fare-politica-venerdi.html ) i partecipanti hanno sottolineato gli articoli “su trasparenza ed informazione, sul rapporto costate con la base verso cui saranno responsabili i dirigenti, sulla periodica riunione di Assemblee di quartiere, sulla costituzione dei Gruppi macro-tematici” che integrati durante il dibattito da ulteriori argomenti, sono stati così costituiti :

  • Muoversi a Bacoli ” su viabilità, trasporto su gomma/ferro, percorsi ciclo-pedonali ;
  • Verde Bacoli ” su ambiente, mare, laghi, spiagge, rifiuti (compresi quelli tossici e speciali), acque bianche/nere, rischi idrogeologici, vivibilità, beni ambientali e storici ;
  • Vivere Bacoli ” su abusivismo, urbanistica, CIC, porti, lavoro, sociale, cultura, legalità .

Diversi presenti hanno già dato la loro adesione ad uno o più gruppi ma questi restano aperti a tutti i cittadini che vorranno parteciparvi in ogni momento e senza ulteriori formalità. Tramite questi strumenti di democrazia partecipata, unici nella storia politica locale, militanti ed attivisti del nostro territorio << potranno approfondire le tematiche più attuali e fare proposte che saranno poi sintetizzate da un quarto gruppo chiamato a definire entro sei mesi un programma unitario >> .

Di certo il lavoro non manca e non si può perdere altro tempo dietro polemiche strumentali o ripicche personali. E così sono stati già fissati due importanti appuntamenti, sempre pubblici ed aperti all'intervento di quanti vogliono realmente cambiare il loro paese :

  • lunedì 20/01 alle ore 19,30 in v. Gaetano De Rosa 78, il gruppo “ Verde Bacoli ” si riunirà in prospettiva del primo “ Forum democratico su Ambiente e Salute ” che si terrà a fine mese ;
  • venerdì 24/01 alle ore 19,30 in v. Gaetano De Rosa 78, invece si terrà una riunione congiunta dei Gruppi tematici per relazionare sulle varie proposte presentate dal PD negli ultimi anni.

La riunione si è chiusa poco dopo le 21 con un applauso liberatorio. Un applauso che speriamo saluti una nuova stagione politica, il ritorno di quel sentimento di cambiamento e di riscossa che si avvertiva nel 1995 e segnò la vittoria del Centro-Sinistra. E' tempo di riprovarci !

venerdì 17 gennaio 2014

SI DIMETTE ORIANI, PRESIDENTE DEL CENTRO ITTICO

Notizia confermata. 
L'Amministratore unico del " Centro Ittico Campano " , Domenico Oriani si è dimesso.
Si tratta dell'ennesimo presidente CIC (dopo Raffaele Aragona e Daniele Perna) e dell'ennesimo assessore (una caterva, ultimi Ettore D'Elia e Giuseppe Scotto di Vetta) che l'Amministrazione perde durante il suo mandato proprio mentre sul CIC si ripetono tentativi occulti di “spacchettamento” e di privatizzazione.
Ciò apre seri e gravi interrogativi sulla tenuta dell'attuale Centro-destra che sta conducendo Bacoli nel baratro ed in fosche faccende sulle quali indagano Procura e DIA.
Su tali dimissioni – di cui non si conoscono ancora le ragioni – il PD chiederà immediate spiegazioni .

IL CENTRO ITTICO: RISORSA DI LAVORO E DI RICCHEZZA PER TUTTI I CITTADINI

Nel settembre 1997, con una lettera dell'allora ministro del tesoro “i beni demaniali e le competenze del “Centro Ittico Tarantino Campano sono state ufficialmente e definitivamente affidate al Comune di Bacoli e, attraverso l'amministrazione municipale, alla collettività locale che da anni ne rivendica l'assegnazione” per mezzo di dure lotte politiche e popolari negli anni '60 e '70 culminate con l'occupazione del complesso Vanvitelliano nel 1978.

documento PD, SEL, FreeBacoli sul CIC
A seguito dello scorporo (nell'aprile 2001) dei beni del “Centro Ittico Tarantino Campano” da quelli del comune di Taranto, nasceva il “Centro Ittico Campano” una società per azioni appartenenti interamente al comune di Bacoli salvo lo 0,33 % riservato alle “Terme d'Agnano s.p.a.” e successivamente acquisito con delibera consiliare n. 41 del 15/06/2012. Da allora il “CIC” gestisce circa il 20 % del territorio comunale, compresi gli specchi acquei dei laghi Fusaro e Miseno ed i terreni limitrofi, con finalità commerciale o agricola, e che potrebbero costituire una potenziale ed enorme fonte di ricchezza per tutto il paese.

documento PD, SEL, FreeBacoli sul CIC
Il condizionale però è d'obbligo poiché un tale patrimonio non poteva che attirare profittatori desiderosi di metterci le proprie mani e perpetuare i loro lucrosi affari. E' infatti dal maggio 2001, a seguito delle dimissioni dell'allora amministratore avv. Giovanni Picone, che le Amministrazioni di Centro-destra hanno gestito “l'intero complesso immobiliare con un modus operandi prettamente privatistico” non rispettando lo stesso “Piano di rilancio delle attività e dei beni del patrimonio del compendio del Centro Ittico Tarantino Campano” che fu elaborato nel giugno-agosto 1997 dalla giunta di Centro-sinistra del sindaco Antonio Illiano e la cui presentazione fu propedeutica all'acquisizione dei beni allora gestiti dal ministero del tesoro (e prima da quello delle partecipazioni statali) che preferì tale piano a quello presentato in concorrenza dalla regione Campania.

Invece di sfruttare tali beni nell'interesse di tutti i cittadini, “le Amministrazioni da allora susseguitesi non hanno intrapreso nessuna iniziativa per valorizzare il CIC” ed “anche l'attuale Amministrazione si è limitata ad una mera gestione delle risorse del CIC riconfermando gli attuali contratti con metodi clientelari ed ineguali, trasformando il CIC in una sorta di agenzia immobiliare” e ciò “ha generato e genera tuttora diverse forme di illegalità, gravi difficoltà di gestione, danni economici e l'impossibilità di sfruttare tali beni per produrre ricchezza sociale a favore della comunità” come confermano anche le ultime vicende ( http://bacoli2punto0.blogspot.it/2014/01/pd-e-sel-no-speculazioni-e-svendite-di.html ).

Negli ultimi anni, piegato a tali logiche e svuotato delle sue funzioni d'indirizzo e di controllo, il Consiglio comunale è stato più volte convocato per ratificare, a colpi di maggioranza e nella solitudine della notte, quanto già deciso in altre stanze che non sono quella democrazia e della trasparenza.

Nel luglio 2013 però è stato presentato al Consiglio comunale ed alla cittadinanza, un documento condiviso da PD, SEL e FreeBacoli, e firmato da tutti i consiglieri dell'opposizione, che hanno adottato delle linee comuni sulle problematiche del CIC proponendo di:
  • aggiornare il “Piano di Rilancio” del 1997, alla luce delle nuove esigenze e delle opportunità offerte da UE e Regione Campania, con priorità ai bandi pubblici per “Cinque Lenze” e “Parco della Quarantena” ed una particolare forma di utilizzo del complesso storico” attraverso la costituzione di un “forum attivo con la partecipazione di forze civiche, sociali, produttive nonché di giovani studenti, professionisti, esperti e cittadini” e l'insediamento di un “tavolo di concertazione tra Direzione regionale Beni ed Attività Culturali, regione Campania, Ente Parco, Autorità di Bacino, Comune di Bacoli” ;
  • tutte le concessioni siano affidate con bandi ad evidenza pubblica ponendo come criterio preponderante quello del piano di investimenti e del numero di occupati” idea di fondo anche di una delibera proposta dal PD sul lavoro ( http://bacoli2punto0.blogspot.it/2014/01/senza-diritti-non-c-e-vero-lavoro.html ) ;
  • tutti i contratti debbano essere stipulati per il periodo minimo stabilito dalla legge prevedendo la clausola di rescissione in assenza d'adeguamento del conduttore al nuovo Piano di Rilancio” ;
  • completare entro il 2013 la procedura di subentro nel condono e nell'accatastamento dei manufatti abusivi” chiedendo tempi rapidi da parte degli uffici e che “l'eventuale rimborso delle spese della domanda possa avvenire solo a condono avvenuto e che gli eventuali oneri di abbattimento siano a carico dei locatari” .
Dettate dall'esigenza di tutelare tali “beni comuni” da tentativi di speculazione e di privatizzazione, rilanciando al contempo una pianificazione seria del nostro territorio capace di recuperare e sviluppare quanto di positivo fatto nei precedenti anni (a cominciare dal PIT Campi flegrei 2000-6), queste proposte sono state però respinte. Esse tuttavia rimangono le linee-guida dei partiti del Centro-Sinistra, eredi delle battaglie d'allora e pronte a quelle del presente, perché il CIC non è una “torta” da spartirsi ma una risorsa di lavoro e di benessere sociale per l'intera cittadinanza, in particolare i giovani costretti a lasciare Bacoli per potersi costruire un loro futuro.