sabato 11 gennaio 2014

LA VERITA' SU VILLA FERRETTI : SOPRALLUOGO COMMISSIONE BENI CONFISCATI

villa Ferretti
Alle pendici del castello di Baia, sequestrata nel 1995 a Giuseppe Costagliola legato al locale clan Pariante, e passata nel 2003 al comune (provvedimento prot. 38145 del 24/10/2013 dell'Agenzia del Demanio, Direzione generale dei beni confiscati), villa Ferretti è divenuta da simbolo della lotta alla camorra, a ricetto fatiscente dell'incapacità dei diversi Centro-destra (Coppola I, Stasi, Coppola II, l'attuale Schiano) anche solo a manutenere questo inestimabile patrimonio locale.

villa Ferretti
Struttura decadente, impianti elettrico e di rete da rifare, infissi inutilizzabili, intonaci scoppiati, sistemi di protezione esterni distrutti: questo il vile scenario in cui è ridotto il complesso che dopo oltre dieci anni, è ancora chiuso al pubblico dopo i clamorosi fallimenti di diversi tentativi d'uso da parte dell'attuale Amministrazione, dal fantomatico progetto “Villa Ferretti: la villa del mare, un cammino verso l'integrazione” (delibera giunta comunale n. 30 del 18/02/2011) al mai aperto “sportello anti-racket ed anti-usura” (delibera giunta comunale n. 01 del 03/01/2013).

Antonio Amato, presidente Commissione beni confiscati Campania
Ad oggi il degrado ha superato il limite, con il rischio che il complesso venga tolto al comune per palese mala gestione visto lo sperpero di ingenti fondi pubblici (cioè denaro dei contribuenti) utilizzati per una struttura ora del tutto abbandonata:
  • 2 milioni di euro, progetto “Villa Ferretti – restauro e valorizzazione della Villa” POR Campania 2000-6;
  • 300 mila euro, progetto “Villa Ferretti – Casa del mare – completamento arredi, servizi, pontili” PIRAP Campania 2007-16;
  • 2 milioni di euro, progetto “Parco di Villa Ferretti”, finanziamenti regionali (L. 1/2009);
  • 200 mila euro, progetto “Villa Ferretti – opere di protezione” Piano Strategico di valorizzazione dei beni culturali nell'ambito dei FESR Campania 2007-13.

Il PD di Bacoli che nell'aprile 2013 propose e fece approvare un regolamento per i beni confiscati, provvedimento votato all'unanimità e finora rimasto inapplicato (delibera consiliare n. 29 del 29/04/2013), ha contattato Antonio Amato (presidente della Commissione per i beni confiscati della regione Campania) affinché il 14/01/2013 tenga un sopralluogo sul posto, riferendone se necessario alla magistratura penale e contabile.

E' tempo che si prenda una posizione decisa e termini questo vero e proprio scempio di un luogo che è anzitutto una risorsa, un'occasione di riscatto sociale nei confronti della criminalità !

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